Con oltre 13.500 presenze di pubblico, più di 610 volontari e oltre 24.400 visualizzazioni del sito, si è chiusa l’edizione 2021 del Festival dei Diritti, il festival organizzato dal 1° dicembre al 12 dicembre da CSV Lombardia Sud – Centro di Servizio per il Volontariato con la partecipazione di organizzazioni non profit, enti e istituzioni delle province di Cremona, Lodi, Mantova e Pavia. Sono stati 137 gli eventi realizzati, organizzati da oltre 280 realtà coinvolte nella preparazione (di cui oltre il 56% nuove nel festival) e con 36 partner istituzionali

Un’edizione tornata in presenza dopo la versione completamente online del 2020 che ha voluto proporre – accanto ad alcuni eventi online – tante iniziative dal vivo, nel pieno rispetto delle norme anti-Covid: un importante segnale di ripartenza e un messaggio di speranza.  Il festival rappresenta un patrimonio significativo, non tanto per i numeri delle persone e delle realtà coinvolte, ma per le energie e i progetti che tutti gli enti e le associazioni che hanno preso parte rappresentano sui territori.  

Il CSV, promotore dell’appuntamento nelle quattro province, ringrazia tutte le associazioni, reti, enti pubblici, privati e media partner che hanno creduto in questa edizione. Un ringraziamento particolare alle volontarie e ai volontari dei territori coinvolti, ai testimoni e ai protagonisti di questo festival. Sono loro che con tenacia e serietà si sono fatti promotori e costruttori di un messaggio di speranza, pratica e impegno, capace di trasformare le relazioni. 

Per non disperdere tali ricchezze, energie, competenze, buone pratiche e saperi messi in campo, a breve sul sito www.festivaldeidiritti.org sarà possibile rivedere alcune iniziative o approfondire i progetti e i temi che le associazioni hanno presentato durante il Festival stesso. La parola-guida dell’edizione 2021 è stata “Risvegli” ed è stata esplorata con il primo ospite Mario Calabresi, chiamato a inaugurare il festival lo scorso 1 dicembre. 

Nato con l’obiettivo di promuovere la solidarietà e la cittadinanza attiva attraverso proposte culturali, il festival è sempre più un laboratorio di idee e scambio capace di coinvolgere la collettività tanto nella partecipazione agli eventi quanto alla loro preparazione. L’approccio è sfaccettato, multidisciplinare e privo di steccati. Le modalità di progettazione dell’evento vogliono essere il più possibile partecipate, per questo, ogni anno, il CSV invia a tutte le associazioni del territorio una lettera nella quale propone il tema, chiedendo alle stesse di suggerire attività o idee. All’invito hanno risposto molte associazioni proponendo attività e iniziative importanti e significative rispetto al bisogno sociale, in grado di affrontare questa tematica da tanti punti di vista, diversi e ugualmente interessanti.