Il Presidio di Libera Pavia e il Collegio Santa Caterina da Siena promuovono una serata di sensibilizzazione sulle mafie con lo spettacolo teatrale “Cose di Cosa Nostra” che si svolgerà martedì 23 maggio alle ore 21.00 presso il Collegio Santa Caterina da Siena in via San Martino 18 a Pavia.

Lo spettacolo della compagnia di teatro integrato giovani O.T.M. Organismi Teatralmente Modificati, con la regia di Stefania Grossi, è un percorso che partendo dalla strage di Capaci vuole accompagnare gli spettatori su un cammino di conoscenza, ricordo, ascolto e presa di coscienza del fenomeno Mafia in Italia.

A 31 anni dalla strage di Capaci si vuole continuare a tenere viva la memoria di fatti orribili che hanno segnato in modo indelebile la storia del nostro Paese. Oltre a porre l’accento sulla dimensione storico-sociale del brutale attentato del 23 maggio 1992, naturalmente l’iniziativa vuole rendere omaggio alle vittime, Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, che avevano dedicato la loro vita al contrasto alla criminalità mafiosa.

A questo proposito segnaliamo l’incontro del Presidente Sergio Mattarella del dicembre scorso.

L’evento, a ingresso gratuito, si inserisce nel progetto della Trama dei Diritti promosso da CSV Lombardia Sud www.tramadeidiritti.it

La Trama dei Diritti, promossa da CSV Lombardia Sud, è uno spazio culturale aperto a tutte le organizzazioni che si riconoscono come parte di un sistema di enti e realtà impegnate nella costruzione della cultura dei diritti, attraverso un approccio integrato indicato dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. 

Il progetto teatrale é proposto e rappresentato da O.T.M. Organismi teatralmente modificati, compagnia giovanile di teatro integrato di Pavia. I giovani attori e le giovani attrici sono partiti dalla riflessione a 360°del fenomeno mafioso e in generale della criminalità organizzata, attraverso le parole e le testimonianze di diverse vittime innocenti per dare spazio alle voci di chi ha pagato il prezzo più alto per avere avuto il coraggio di denunciare. 

Si é scelto di partire dalla figura di Peppino Impastato passando per le parole dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e di altre vittime meno famose. Uno spazio particolare viene dato alle donne, madri, mogli e figlie uccise dai mafiosi: e poi ci sono le parole degli attori e delle attrici, testi originali scritti da loro.

Lo spettacolo è un alternanza di parole e movimenti scenici, di letture e veri e propri quadri teatrali: l’intenzione è quella di accompagnare il pubblico a condividere informazioni ed emozioni per poter “entrare“ fino in fondo nel fenomeno mafioso e prendere coscienza della possibilità del cambiamento, cammino che deve essere intrapreso insieme, giovani ed adulti, adesso.

Qui ed ora, hic et nunc, accompagnati dalle voci delle vittime che hanno di fatto anticipato e messo le basi per percorrere questa strada.